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NBA 2K22, LA RECENSIONE

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La serie di NBA2k ha da sempre portato sulle nostre console una delle simulazioni sportive più riuscite: le dinamiche del gameplay inserite hanno fatto la storia del basket videoludico, ma da qualche anno la serie sembrava ristagnare senza mai introdurre qualche reale novità. Andiamo a vedere come il nuovo capitolo della serie ha gestito questa pressione e quali sono le principali novità indrotte in NBA2k22.

Novità del Gameplay

L'azione sul campo, per quanto sempre ottima nelle recenti iterazioni del franchise, da qualche capitolo sentiva il peso degli anni sulle spalle. La sensazione di stagnazione era evidente, ma NBA 2K22 ha fatto passi da gigante nel modo in cui si gioca a basket, e risulta effettivamente il miglior titolo della serie degli ultimi anni.

Gran parte di questo merito può essere attribuito alla revisione della difesa, piuttosto goffa negli anni passati, che adesso risulta più precisa ed intuitiva, nonostate si apra a diverse possibilità.

L'enfasi posta sulla parte difensiva dell'azione si traduce in un migliormento anche nelle reazioni dell'IA, che nonostante qualche incertezza, risulta nettamente più reattiva che in passato.

L'esecuzione dei dribbling, invece, può essere ora effettuata più velocemente rispetto agli anni precedenti e i giocatori sono in grado di combinare più mosse in rapida successione per superare l'avversario. Finalmente l'impressione pad alla mano, è quella di prendere il controllo di alcuni dei migliori dribblatori della lega.

Uno dei cambiamenti notevoli di quest'anno è anche un nuovissimo misuratore di tiro, dinamico e con un feedback diretto che si bassulla qualità del tiro che si sta tentando di segnare. Essere pesantemente marcati oltre la linea dei 3 punti, farà in modo di ridurre notevolmente la zona di "successo" sul nostro indicatore. Ma, d'altra parte, superare un difensore e ottienere un tiro in sospensione pulito, ci restituirà un indicatore molto più generoso.

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Nuovo Single Player

L'esperienza per giocatore singolo è diventata una delle modalità di gioco principali all'interno del franchise nel corso degli anni. Tutto è iniziato alcuni anni fa quando 2K ha deciso di adottare una visione più basata sulla trama della propria modalità carriera. La prima introduzione in tal senso risale all'uscita di NBA 2K14 e di lì in poiq uesta modalità di gioco è stata ampliata di capitolo in capitolo, aggiungendo enormi stelle al cast e migliorando la flessibilità del gioco.

Uno dei problemi che i fan hanno avuto nel corso degli anni è quanto sia diventata stagnante MyCareer, con poche deviazioni dalla storia principale. Tuttavia, 2K Games e Visual Concepts hanno ringiovanito questa modalità sotto molti aspetti, a partire da The City, il mondo immersivo di 2K che i giocatori possono esplorare e dove itraprendere vere e proprie quest. Oltre che, ovviamente, prendere parte alle partite online con altri giocatori.

Ogni anno 2K ha aggiunto al suo hub una vasta gamma di negozi, NPC e altre attività che danno ai giocatori qualcosa con cui passare il tempo. Per quello che abbiamo potuto notare, la città di NBA 2K22 è una delle migliori da un po' di tempo: fanno il loro debutto nuovi negozi, missioni e persino un ring di pugilato.

"The City" ha quindi effettuato un notevole passo in avanti, ma anche il gameplay e la storia all'interno di MyCareer hanno subito un'evoluzione, dopo molti anni passati solo come un breve preludio narrativo alla modalità carriera.

Negli anni passati, abbiamo seguito la strada più classica: il giocatore MyCareer, superstar del liceo, arriva direttamente al Draft NBA. Piccole variazioni successiva hanno introdotto il protagonista come un debuttante non scelto che deve scalare la G-League. Ma questa volta ci immergeremo nel percorso del College, con un'enfasi sul torneo NCAA March Madness.

Il giocatore controllato dall'utente, noto come "MP", questa volta è una star dei social media che ha ottenuto riconoscimenti attraverso clip virali pubblicate online. La sfida sarà quindi quella di trasferire il successo sul campo, e dimostrare il proprio valore nonostante i molti ostacoli lungo la strada.

Senza rovinare troppo la storia, possiamo affermare che questa sia una delle migliori campagne in singolo di 2K degli ultimi anni, con una vasta gamma di scelte narrative che influiscono direttamente sull'andamento della carriera.

Ci sono anche più animazioni, badge e attività collaterali: sarà possibile intraprendere anche un percorso nel mondo della musica e persino partecipare a sfilate di moda.

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MyNBA

La modalità franchising all'interno di 2K è mancata fin dal suo debutto in 2K14 e per innumerevoli anni i fan della modalità di gioco si sono sentiti trascurati. Semplicemente, a causa delle modalità di gioco online, con "La mia carriera" in continua evoluzione, i fan che volevano solo gestire la loro squadra NBA preferita avevano opzioni limitate all'interno della modalità.

Quest'anno, però, le cose sono diverse; nuovi badge, attributi e molto altro, consentono un processo più allettante quando si cerca di portare la propria squadra alla gloria. Questo, combinato con la nuova funzione di allenamento, che troppo spesso sembrava un lavoro ingrato e meccanico nei titoli precedenti, ora consente ai giocatori di vedere direttamente come si sta evolvendo il loro giocatore e aggiunge maggiori informazioni su quali programmi di allenamento funzionano e quali no.

È sicuramente un passo nella giusta direzione e i fan che non vedono l'ora di tuffarsi in questa modalità di gioco sulle console di nuova generazione saranno deliziati da alcune delle ultime aggiunte alla modalità.

 

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argento

VOTO:8.4

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