Sono state annunciate oggi, dalla Giuria del Premio Drago d’Oro, le nomination per le quattro categorie volte a far risplendere l’eccellenza videoludica Made in Italy: Miglior Videogioco Italiano, Miglior Game Design, Miglior Realizzazione Artistica e Miglior Realizzazione Tecnica. A concorrere per il premio più ambito, quello di Miglior Videogioco Italiano, figurano cinque produzioni nostrane pubblicate nel 2015: In Verbis Virtus, N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure, RIDE, The Body Changer e Venti Mesi. Un misto di stili, generi e tecnica estremamente eterogeneo, che dimostra la vivacità artistica e creativa che contraddistingue, oggi più che mai, l’industria italiana dei videogiochi. Il vincitore verrà decretato nel corso della cerimonia di premiazione in programma a Roma il 9 marzo, alle ore 18.30 presso il Tempio di Adriano. Ecco un approfondimento sui titoli finalisti.
In Verbis Virtus, sviluppato dallo studio mantovano Indomitus Games per PC, pone il giocatore in un misterioso tempio pieno di insidie, nei panni di un mago alla ricerca di un antico potere. Per poter risolvere i numerosi enigmi e affrontare i nemici che compaiono lungo la via bisogna fare utilizzo di potenti incantesimi, da lanciare pronunciandone la formula con la propria voce. Una caratteristica che distingue il titolo e fa sentire il giocatore come unico e vero protagonista.
N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure, creato dallo studio romano Storm in a Teacup per Xbox One, è un videogioco che unisce lo stile tipico delle visual novel a quello proprio dei puzzle game. Nei panni di un bambino, si vive una meravigliosa avventura arricchita da una colonna sonora coinvolgente e da una voce guida che narra la tormentata storia del protagonista e del suo misterioso compagno di viaggio. Un unico grande puzzle che, una volta completato, permette di comprendere a fondo l’articolato racconto.
RIDE, sviluppato per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One dal più importante studio di sviluppo italiano Milestone, con sede a Milano, specializzato come pochi altri nei videogiochi di corse, ha per protagoniste assolute le due ruote. Forte della presenza dei più importanti produttori e dei modelli di moto più apprezzati e conosciuti, personalizzabili in ogni loro parte, questo titolo permette di correre a tutta velocità in piste sparse in ogni angolo del mondo, competendo online in nuove modalità multigiocatore.
The Body Changer, videogioco disponibile su PC sia per Windows che per Linux, è stato creato dallo studio trevigiano TheShortAndTheTall. Basato sulla cooperazione, mischia in modo originale fasi di pura azione a impegnativi rompicapo, per un risultato dal ritmo sempre intenso. Il tutto dando risalto all’ambientazione fantascientifica, una stazione spaziale di stoccaggio dell’acqua, che invoglia il giocatore a scoprire come sfruttare l’elemento dominante, l’acqua, per avere la meglio durante gli scontri.
Venti Mesi, partorito dalle fantasiose menti milanesi di We Are Müesli, rappresenta una nuova vetta artistica per i docu-game narrativi. Sviluppato sia per PC che per Mac, narra venti storie ispirate a eventi realmente accaduti sul territorio di Sesto San Giovanni durante la Seconda Guerra Mondiale, in un arco temporale di, appunto, venti mesi - dal settembre 1943 all’aprile 1945. Un ricco dipinto emozionale che getta nuova luce sulla Resistenza e sulla Liberazione dal nazifascismo.
Se la categoria Miglior Videogioco Italiano premia il migliore tra i videogiochi nostrani pubblicati lo scorso anno, le categorie Miglior Game Design, Miglior Realizzazione Artistica e Miglior Realizzazione Tecnica pongono invece l’accento sulle qualità creative, artistiche e tecniche delle produzioni italiane. Aspetti in cui il Bel Paese eccelle da sempre in altri campi, e su cui si sta facendo notare sempre di più anche in quello videoludico.
I finalisti per la categoria Miglior Game Design sono: Doom & Destiny Advanced di Heartbit Interactive, In Verbis Virtus di Indomitus Games, N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure di Storm in a Teacup, RIDE di Milestone e Volvox di Neotenia ltd.
I titoli in competizione per la Miglior Realizzazione Artistica sono: N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure di Storm in a Teacup, Song of Pan di Balzo, The Body Changer di TheShortAndTheTall, Venti Mesi di We Are Müesli e Wheels of Aurelia di Santa Ragione.
I cinque titoli nominati per la Miglior Realizzazione Tecnica sono: Blockstorm di GhostShark Games, In Verbis Virtus di Indomitus Games, Legendary Knight di Naps Team, N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure di Storm in a Teacup e RIDE di Milestone.
Maggiori informazioni sui finalisti sono disponibili sul sito dell’evento: www.premiodragodoro.it.