Nella giornata di martedì 11 giugno 2013 si è tenuta a Milano la presentazione delle schede madri ASUS Z87. All'evento erano presenti Andrea Toigo Business Solution Specialist di Intel che ha provveduto ad una panoramica delle novità e migliorie introdotte con Haswell, Francesco Sinopoli Country Product Manager Components di ASUS che ha invece illustrato la nuova serie di motherboard con chipset Z87 prodotte da ASUS ed infine Roberto Sannino (aka rsannino) noto Pro Overclocker che ha mostrato le potenzialità della ASUS Maximus VI Extreme ed in particolare dell'OC Panel nelle sessioni di overcloking con raffreddamento LN2.
XtremeHardware era presente ed ha filmato l'intera conferenza che potete visionare nel video qui sotto.
http://www.youtube.com/watch?v=GuvlK4CVDEI
Per i più pigri, che non hanno voglia o tempo di "sorbirsi" circa mezzora di conferenza faremo un breve riassunto.
La conferenza si è aperta con la panoramica a cura di Andrea Toigo sulle nuove CPU Haswell, soffermandosi in particolare sulle CPU destinate al settore Desktop.
Le prime CPU della serie Core di 4a generazione annunciate da Intel, sono tutte quad-core ed integrano un chip dedito alla grafica, il processo produttivo è rimasto quello a 22nm già visto con Ivy Bridge che ha permesso di abbattere i consumi ed aumentare la densità dei transistor nella CPU, Haswell si differenzia da Ivy Bridge per le modifiche apportate dal punto di vista micro-architetturale, a tal proposito si sta assistendo alla tendenza di integrare nella CPU alcune componenti che prima erano dislocate nel chipset (come l'IMC, incorporato nel chipset fino alle CPU con socket 775, e alcuni regolatori di potenza, che a partire dalle CPU Haswell vengono integrati nel die della CPU, permettendo una gestione più accurata dell'alimentazione, con conseguente miglioramento dell'efficienza e risparmio energetico).
La GPU integrata ha subito diversi cambiamenti ed è ora molto più potente di quella presente su Ivy Bridge, questo le permette di far girare giochi di ultima generazione con impostazioni medie e con un frame rate molto buono.
Sono stati introdotti nuovi set di istruzioni per la CPU che hanno permesso un considerevole incremento delle prestazioni (soprattutto floating, che permette grossi vantaggi in ambito di codifica/decodifica di flussi audio e video).
Le novità apportate invece dal chipset Z87 sono essenzialmente 3:
L'aumento delle porte USB 3.0 (da 4 a 6), l'aumento delle porte SATA III 6Gb/s (da 2 a 6) e la rimozione degli slot PCI (a favore dei più prestanti PCIe).
Con questo è terminato l'intervento di Andrea Toigo, per lasciare spazio a Francesco Sinopoli che è proceduto all'illustrazione delle schede madri Z87.
Le features più interessanti di queste nuove motherboard Z87 sono la possibilità di overclock delle memorie RAM senza agire sul bclk fino a 2933MHz a partire anche dalle schede madri di fascia bassa della serie Z87 (come la Z87-C), la presenza di 3 slot PCIe x16 su tutte le motherboard (eccetto la Z87-C), il supporto di una marea di standard Wi-Fi per le schede madri Deluxe, Expert e Pro, l'abbandono delle porte SATA II in favore delle nuove porte SATA III, l'aggiornamento dell'interfaccia grafica e l'aggiunta di ulteriori funzioni nel BIOS.
Si è parlato molto anche delle motherboard della serie TUF, caratterizzate da un design che ricorda l'ambiente militare. La grossa novità è che quest'anno oltre alla Sabertooth in formato ATX, ASUS ha prodotto una scheda madre, denominata Gryphon, in formato mATX. Entrambe le schede madri sono dotate del loro "guscio" che permette di proteggerle dalla polvere ed incanalare l'aria verso i punti caldi che necessitano di un maggiore ricircolo d'aria per essere raffreddati, il guscio viene fornito di serie con la motherboard Sabertooth, mentre deve essere acquistato a parte per la Gryphon.
Sulla Sabertooth troviamo per la prima volta un backplate in metallo, che permette di distribuire in modo uniforme il carico su tutta la motherboard, rendendo remota la possibilità di rottura della scheda madre a causa del peso degli imponenti dissipatori di CPU e VGA.
E' stata notevolmente migliorata la funzione Thermal radar (già presente nella serie precedente) sia dal punto di vista estetico che funzionale. Questo software permette di regolare il regime di rotazione delle ventole basandosi sulla temperatura letta dalle 3 sonde termiche fornite con la scheda madre e posizionabili a piacere dell'utente. Basandosi sulla temperatura letta dalla sonda è possibile regolare in modi diversi le ventole mediante dei profili già predisposti da ASUS o da dei profili creati da noi stessi, in modo da adattarsi nel migliore dei modi alle nostre esigenze.
In seguito l'attenzione si è spostata sul banchetto di Roberto Sannino, che montava una ASUS Maximus VI Extreme, una ASUS 7970 Matrix Platinum, delle RAM Corsair Platinum a 2666MHz e ovviamente una CPU Intel 4770K.
Roberto ha illustrato brevemente (in quanto servirebbero giorni per parlare approfonditamente di tutti i settings del BIOS e dell'OC Panel presenti sulla Maximus VI Extreme) le potenzialità del BIOS installato sulla scheda madre e dell'OC Panel, una periferica che semplifica notevolmente la pratica dell'overclocking, permettendo la regolazione istantanea di diverse tensioni e frequenze (anche della scheda video!) nonchè il monitoraggio delle temperature rilevate da termosonde (andando a sostituire potenzialmente i multimetri utilizzati finora).
Le sue funzionalità sono davvero numerose e per sintetizzarle in un articolo scritto ci vorrebbe molto tempo e il risultato non sarebbe così chiaro come nel video qui sotto, per cui vi invitiamo alla visualizzazione di questo video.
http://www.youtube.com/watch?v=fmfPuzwGwQQ
Le nuove schede madri presentate da ASUS nel corso di questa giornata ci hanno colpito positivamente, da una prima e veloce analisi notiamo l'introduzione di diverse funzioni che possono tornare davvero molto comode all'utente finale (soprattutto nel caso sia uno "smanettone" come noi). Nel prossimo futuro testeremo sia la serie ROG che la serie TUF, e lo faremo con due modelli che sono alla portata di tutte le tasche, o quasi: parliamo infatti della Maximus VI Hero e della Z87 Gryphon.