Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava il mouse Pulsar Xlite V2 Wireless. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.
Ergonomia
A livello ergonomico non abbiamo trovato grosse differenze rispetto il precedente modello ad eccezione di una effettiva sensazione di bilanciamento del peso. Questa sicuramente è data dai lati del mouse che ora forniscono una superficie uniforme per i 2/3 rispetto a prima.
Anche la struttura del Pulsar Xlite V2 Wireless risulta altamente solida e robusta. Sono assenti scricchiolii, flessioni della plastica in particolari punti o cedimenti di qualunque tipo. Per un mouse da soli 59 g è come sempre un traguardo di tutto rispetto. Pulsar anche per l’Xlite V2 ci convince appieno.
Anche il feedback dei tasti è ottimale per tutti. I tasti principali inutile dirvi che adottano sempre switch meccanici Kailh GM 8.0 che restituiscono un click marcato e deciso in ogni circostanza. I tasti sono facilmente cliccabili e accessibili con una presa di tipo Palm o una Claw.
Game
Per le prove in game ci siamo affidati e fiondati sui titoli FPS di Activision a seguire: Call Of Duty Modern Warfare/Warzone, Black Ops Cold War, Vanguard. Il Pulsar Xlite V2 Wireless con il suo collaudato sensore Pixart PAW3370 da 20.000 DPI ha restituito tutta la sua precisione di tracking e velocità senza battere ciglio. Ogni sessione di gioco è stata entusiasmante come sempre.
L’esperienza di gioco in titoli FPS è stata ottimale e fantastica grazie al suo peso di soli 59 g e alla totale libertà di movimento grazie alla modalità Wireless.
Non abbiamo dunque nulla da recriminare all’Xlite V2. Un ottimo mouse da gioco.
Batteria
Anche per l’Xlite V2 Wireless Pulsar dichiara fino a 70 ore di utilizzo ininterrotto. Partiamo con il dire che la prima ricarica l’ho effettuata dopo una settimana esatta di utilizzo mentre andando a disattivare il singolo LED (profili DPI) ho raggiunto facilmente le due settimane esatte prima di doverlo ricaricare nuovamente. Considerando il peso complessivo del mouse e le dimensioni della batteria interna direi che ci può stare come autonomia.
Da considerare anche che l’Xlite V2 così come il precedente modello non sono minimamente comparabili ancora all’autonomia dei modelli Top di casa Razer o Logitech. Pulsar è comunque sulla buona strada e sicuramente ha da lavorare ancora.
La strada che Pulsar ha intrapreso si rispecchia anche lato software. Ora l’icona della batteria non ha più 3 singoli Step (100, 50 e 0) ma è stato impostato in modo tale che rilevi step di 5%. Quindi vedremo un ‘’drenaggio’’ del tipo 95%, 90% e così via. Sicuramente un passo in avanti rispetto a prima. Anche il LED di ricarica ora intorno il 20% inizierà a lampeggiare di rosso indicandoci la necessità di ricarica.
Speriamo che il prossimo step di Pulsar non sia solo rinnovare la gamma di mouse e periferiche/accessori ma anche sviluppare un software al pari dell’Hardware.