Waterblock, base di contatto
La base, ovviamente, non poteva che subire modifiche ed ottimizzazioni rispetto al design classico degli AIO. La struttura di sostegno del waterblock è interamente in metallo ed il design è formidabile; è a prova di perdita e garantisce una stabilità che altri modelli semplicemente si sognano, dato che sono realizzati generalmente in plastica e sottili frame di acciaio. Ovviamente la base è interamente in rame e presenta una grande superficie di contatto, lavorata allo stato dell’arte (sebbene sia presente qualche leggero segno di lavorazione al tornio). Non ha una finitura a specchio ed è quasi perfettamente planare, c’è quindi una piccola convessità, che sul socket 2011 però non aiuta. Considerando questo, il dissipatore renderà meglio su piattaforme con sistemi di ritenzione meno validi dell’Intel 2011, che è stato utilizzato come piattaforma di test per questa recensione. Non sono presenti viti ed è inserita una potente pompa all’interno, nient’affatto rumorosa. Il sistema di ancoraggio è ottimo, sebbene non discretamente lasso (consigliamo di aumentare un pochino le tolleranze laterali). Osserviamo la situazione del waterblock in contrasto con le altre soluzioni del mercato:
Che dire, un confronto tutt’altro che ad armi pari, e se vogliamo assolutamente impietoso. Il modello Silverstone è anni luce avanti. Quanto al waterblock vero e proprio cosa possiamo mostrarvi?
Anche qui, a sinistra il Silverstone, a destra un modello della concorrenza. Per quanto riguarda il telaio invece, cosa possiamo dire della sua robustezza ?
Il trend ormai è chiaro, come abbiamo già detto nella recensione del SilverStone TJ11 (CLICCA QUI), Silverstone è un marchio che fa dell’eccellenza il proprio vanto, ed il proprio fine. A tal fine, chiudendo la comparativa, giudicate voi stessi la procedura di assemblaggio della base:
Non presenta della pasta termica preapplicata ed il contatto sarà ottimo, come potete notare nella fotografia seguente (vi mostriamo anche delle misurazioni accurate della base):
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.